Cosa è un confine? Cosa è il limite? Oggi sentiamo molto parlare
soprattutto nella pubblicità di limiti da superare, sembra infatti che ciascuna
azienda sia in grado coi suoi prodotti di salvarci dall’ apatia, dalla
scontentezza, dal senso di inadeguatezza che molti di noi trascinano per l’ intera
durata delle proprie giornate . Compra la tal auto, il tal profumo, quel formaggio
light, quella scopa elettrica e la tua vita cambierà completamente! In effetti
gli psicologi confermano: l’ acquistare, lo spendere denaro, soprattutto per
oggetti particolarmente in voga o lussuosi sembra aumentare la sensazione di
benessere nella nostra mente. Ciascuno di noi può confermare come ci si senta sollevati
dopo un acquisto tanto desiderato o dopo un pasto ricco ed elaborato, una
sensazione di pienezza e benessere che vorremmo durasse per sempre! Però… ecco,
c’ è un grande però: questa sensazione di felicità piena è destinata a durare
non più di un soffio di vento, qualche minuto, al massimo qualche ora. Abbiamo
per le mani il cellulare piè costoso sul mercato, quello di generazione
talmente ultima da avere la data di produzione ancora nel futuro, ma dopo un
po' che ci giochiamo e lo rigiriamo tra le mani ci rendiamo conto dei suoi
difetti, oppure del fatto che alla fine per l’uso che ne faremo il vecchio
smartphone era più che adatto alle nostre esigenze. O ancora facciamo un giro
sulla macchina che ci hanno appena regalato, quella dei nostri sogni, ed eccoci
al semaforo affiancati a qualcuno che guida un modello piè moderno o più
performante o più bello del nostro. Ed ecco che l’infelicità si riaffaccia alla
nostra porta, l’insoddisfazione perenne, la ricerca perpetua della perfezione
che può tormentarci per tutta la vita se non corriamo ai ripari. Viviamo nel
tormento dei peggiori paragoni: Perché lui ha più di me? Perché ha un lavoro,
un’auto, una famiglia migliore della mia? E così il continuo confronto col
prossimo ci svilisce, ci deprime e ci svia dalla giusta direzione. Non parliamo
poi della falsa soddisfazione data da cibi pesanti e poco adatti al nostro
organismo: i sapori elaborati dei prodotti industriali ci illudono di riempire
insieme alle nostre papille i vuoti emotivi che ci accompagnano e il falso piacere
del momento si traduce presto in notti insonni per la mancata digestione,
infelicità per il grasso corporeo accumulato, problemi circolatori e nei casi
peggiori in obesità e malattie mortali. E’ necessario prendere coscienza del
fatto che l’errore sta nel cercare la felicità fuori di noi, in elementi
esterni, quando la vera fonte della serenità, della gioia, dell’equilibrio sta
esattamente in direzione opposta, ovvero dentro di noi. Lo sapevano molto bene i nostri avi che con
paziente osservazione hanno mappato la natura spirituale e corporea umana, ad
esempio nelle antiche tradizioni della Medicina Tradizionale Cinese e dell’Ayurveda,
delle quali molte teorie vengono oggi confermate e dimostrate dalla medicina
ufficiale e che ben spiegano e supportano in quest’ opera di scoperta e
guarigione psicofisica chi vi si appresta. Pensiamo ad esempio alla
riflessologia e all’agopuntura che trovano prime conferme della loro validità,
oltre che nei percepibili miglioramenti dei problemi di chi vi si sottopone,
nella scoperta dei trigger points, punti riflessi della massa muscolare e
connettivale sui quali si lavora per favorire la guarigione del dolore riflesso
di zone muscolari diverse da quelle trattate.
E allora, come ci si avvicina ad uno stato di
equilibrio, di benessere perenne, di soddisfazione che nessuno potrà toglierci?
Bisogna appunto oltrepassare il confine. Il confine sono le nostre paure, le
incertezze che ci trattengono dal cambiamento, il timore di sbagliare e di non
essere adeguati, di avventurarci su una strada sconosciuta o di esporci al
giudizio degli altri. Tutti abbiamo avuto queste paure, anche chi il confine lo
ha superato o lo sta superando. Ma è affrontandole, sperimentando, mettendo in
gioco la propria curiosità e la voglia di stare bene, che le supererete tutte!
Non si tratta di cambiare personalità o di trasferirsi in Tibet, ma solo di
sperimentare sulla propria pelle e capire cosa può darvi energia, gioia di
vivere, positività e cosa invece vi lascia puntualmente una sensazione di vuoto
e di malessere. Non smetterete di desiderare oggetti, carriera, denaro,
fortuna, ma la vostra felicità non dipenderà più da queste cose perché la
sensazione di benessere sarà costante e indipendente da fortune e sfortune
esterne. E un percorso di scoperta ed esplorazione in piena filosofia Kaizen,
di continuo miglioramento, che spazia dall’alimentazione alla spiritualità,
alle terapie olistiche, alle cure naturali autoprodotte. Sarò felice per
ciascuno che deciderà di condividere con me questo viaggio di salvezza e di
amore per la vita 😊
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